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Basta ipocrisie

Outing o coming out? Michelangelo Signorile risponde.

di , La Nuova Ecologia, novembre 2011, p. 25

Outing o coming out? Sbagliano anche gli addetti ai lavori. Coming out significa rivelare il proprio orientamento sessuale. Outing significa rivelare l’orientamento sessuale altrui. L’outing nasce in America all’inizio degli anni novanta come forma di lotta del movimento gay che rivela pubblicamente l’omosessualità di politici segretamente omosessuali ma pubblicamente contrari al riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali.

Se n’è discusso recentemente in Italia dopo la bocciatura della legge contro l’omofobia, quando alcuni attivisti amareggiati (per non dire altro) hanno minacciato di rendere pubblica l’omosessualità di alcuni politici omofobi.

Apriti cielo. C’è chi considera l’outing una pratica di estrema violenza, gratuita e inutile. E chi invece si interroga su come i media mettano in piazza il minimo dettaglio privato di qualsiasi personaggio famoso a patto che sia eterosessuale. Se è omosessuale, allora diventa un fatto privato, non se ne può parlare.

Lo scrittore e giornalista statunitense Michelangelo Signorile, pionere dell’outing, sostiene che ci debba essere una parità di trattamento tra figure pubbliche eterosessuali e omosessuali (equalising). «L’essere omosessuale o lesbica invisibile – ha spiegato in un’intervista al manifesto – è un esempio di ipocrisia dei politici che va sottolineata pubblicamente. esattamente come qualsiasi altra forma di ipocrisia. Se, ad esempio, un politico predica che dobbiamo essere ambientalisti e riciclare, ma poi non lo fa, va sbugiardato. Ancora, se un pubblico ufficiale sostiene che l’adulterio è peccato ma poi vive una relazione extraconiugale, questo va raccontato. Lo stesso vale per l’omosessualità». Siete d’accordo?

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