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Torna l’iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi di Anlaids, l’associazione nazionale per la lotta contro l’Aids. Sosteniamola.
di Pasquale Quaranta, La Nuova Ecologia, aprile 2011, p. 31
Se fossi sieropositivo, ne parleresti? Porsi la domanda potrebbe aiutarci a capire le preoccupazioni delle persone sieropositive o in aids. Preoccupazioni causate sia dal virus in sé sia dallo stigma sociale legato alla malattia.
Sull’aids (la malattia) e sull’hiv (il virus) c’è poca informazione, quindi molta ignoranza. L’ignoranza genera pregiudizi e paura: meno se ne parla, meglio è, perché ciò che non si dice, non esiste.
Diciamocelo invece apertamente: abbiamo paura di essere contagiati anche se non sappiamo bene come. Così l’aggettivo “sieropositivo”, per molti di noi, equivale a “untore”. Ma quando si conoscono le modalità del contagio, i pregiudizi si frantumano e la paura si rivela infondata (per informarsi, numero verde: 800592680).
Sensibilizzare e informare è tra gli obiettivi di Anlaids, l’associazione nazionale per la lotta contro l’aids. Anche quest’anno, dal 22 al 25 aprile, l’associazione raccoglierà fondi presso i banchetti dei bonsai, allestiti in oltre tremila piazze italiane.
Un presidio per richiamare l’attenzione sulla diagnosi precoce grazie al test hiv e per informare sui metodi per prevenire l’infezione, tra questi il preservativo (esiste anche quello femminile).
Prendiamo un bonsai e sosteniamo l’associazione: il nostro contributo è fondamentale per campagne di prevenzione contro l’aids e per la ricerca di nuovi farmaci.