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Cantelmi: non sono così sprovveduto da fare terapie riparative

Omosessualità e terapie riparative: vecchi discorsi e nuove querele tra Tonino Cantelmi, presidente dell’Associazione Psichiatri e Psicologi Cattolici e Davide Varì, giornalista del quotidiano “Liberazione”

di , www.p40.it, 23 ottobre 2008

Si riaccende la polemica tra Tonino Cantelmi, fondatore e presidente dell’Associazione Psichiatri e Psicologi Cattolici, e Davide Varì, giornalista di “Liberazione”, autore di un’inchiesta in cui si è finto «omosessuale in cerca di cura», per conoscere il circuito italiano dei terapeuti riparativi dell’orientamento sessuale, ovvero coloro che perseguono lo scopo di ricondurre le persone omosessuali all’orientamento eterosessuale.

Nell’inchiesta pubblicata da “Liberazione”, Cantelmi avrebbe confessato: «siamo un gruppo di psicologi che cercano di aiutare persone in difficoltà. La nostra è una terapia riparativa», ma dopo la pubblicazione di tale inchiesta, Cantelmi ha denunciato Davide Varì e smentito quanto riportato dal giornalista.

I FATTI

Dopo la lettura del libro “Omosessualità e Vangelo” (Gabrielli editori), appena pubblicato, Cantelmi ha inviato una lettera aperta a Franco Barbero e a Pasquale Quaranta (rispettivamente autore e curatore dell’opera), e alla casa editrice, ritenendo che è stata lesa «gravemente» la sua immagine professionale poiché: «vengo indicato come promotore di “terapie devastanti” sulla base di un articolo giornalistico. Purtroppo ciò lede gravemente la mia immagine professionale».

La precisazione di Cantelmi fa riferimento al libro “Omosessualità e Vangelo” in cui Franco Barbero, a pagina 28, scrive:

«Gli autori di riferimento di queste devastanti teorie sono soprattutto due, Joseph Nicolosi, uno psicologo che opera in California, dove ha fondato con altri il NARTH, e Gerard van den Aardweg, uno psicologo olandese che lavora negli Stati Uniti e fa parte del NARTH. In Italia il grande propugnatore di queste terapie è il diacono e professor Tonino Cantelmi, fondatore e presidente dell’Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici e docente di psicologia all’Università Gregoriana».

Nella stessa precisazione, Cantelmi dice di aver querelato Davide Varì per la «penosa inchiesta».

Ma, per la prima volta, Davide Varì ha replicato pubblicamente alle accuse di Cantelmi e chiarito che la querela non riguarda l’attribuzione a Cantelmi della pratica delle terapie riparative, ma l’averlo definito un “guru dei guaritori di gay” e aver qualificato il suo studio “un porto di mare”. Stanco infine di ricevere «accuse e menzogne», il giornalista Davide Varì ha annunciato un’azione legale nei confronti di Tonino Cantelmi.

Una polemica che ci fa capire, ancora una volta, come oggi in Italia parlare di fede, omosessualità e cura delle persone omosessuali sia sempre più fonte di contrasti e discussioni.

Seguono le lettere di Tonino Cantelmi e Davide Varì.


Gentili signori,
a pagina 28 del libro Omosessualità e Vangelo, vengo indicato come promotore di “terapie devastanti” sulla base di un articolo giornalistico citato nella nota di riferimento. Purtroppo ciò lede gravemente la mia immagine professionale. Infatti non avete considerato:

- l’inchiesta del giornalista citata a sostegno del giudizio da voi espresso sulla mia professionalità è stata ampiamente smentita ed il giornalista è stato denunciato alla Procura di Roma per reati di natura penale (e peraltro e la seconda denuncia che riceve) ed è in corso una richiesta di risarcimento; le numerosissime precisazioni da me effettuate sono state da voi completamente ignorate;

- per vostra comodità (qualora vogliate conoscere meglio il seguito della penosa inchiesta da voi citata) nel mio libro “Cattolici e Psiche” edizioni San Paolo (appena pubblicato) sono comunque riassunte sia le smentite (ampiamente argomentate) sia le modalità scientifiche di intervento clinico: nel libro sono citati centinaia di lavori scientifici e non c‘è alcun riferimento a Nicolosi: non sono così sprovveduto né certamente così criminale da fare terapie non consolidate scientificamente;

- persino l’Ordine degli Psicologi ha ampiamente accolto le mie affermazioni, ha provveduto a inviare una newsletter di smentita a tutti gli iscritti ed ha partecipato ufficialmente agli incontri scientifici sul tema da me portati avanti.

Purtroppo non credo sia né lecito né cristiano riportare un solo punto di vista e denigrare l’operato professionale di un medico, procedendo con modalità così prive di attenzione e scrupolo. Ho incontrato Franco Barbero in una trasmissione, sul suo sito ha riportato anche commenti maliziosi su di me, ma credo che possa darmi atto che non ho mai espresso né pubblicamente e né privatamente sui miei siti giudizi negativi o maliziosi di lui. Peraltro abbiamo distribuito la pubblicità del libro, come da voi richiesto, nel corso delle nostre recenti iniziative e abbiamo dato voce liberamente a tutti (Quaranta era presente) senza denigrare nessuno. Ho organizzato due incontri con Grillini, che ha avuto piena libertà di parlare e mai ho espresso un giudizio negativo su coloro che non la pensano come me.

Penso che lo scivolone sia stato involontario e che non ci sia da parte vostra alcun pregiudizio, né la voglia di attaccare la persona. Perciò credo che possiamo concordare una “riparazione” (questa è lecita?) per chiudere l’incidente e sono sicuro che Franco Barbero, che accoglie tutti, vorrà accogliere anche il mio disagio nel vedermi ingiustamente denigrato. Basterebbe che sui siti direttamente gestiti da voi (editore e autori) possa essere accolta questa mia lettera integralmente e il mio invito a farsi una idea completa leggendo, a questo punto, anche il mio recente libro.

Grazie.
Tonino Cantelmi


Egregio prof. Cantelmi,
l’essermi fidato della inchiesta giornalistica in questione ha provocato il mio scivolone involontario senza che io avessi la minima intenzione di denigrare l’operato professionale di un medico. Mi farò premura di correggere lo scritto qualora si effettui una ristampa del libro. Ho già prenotato in libreria il suo libro appena pubblicato. Avrò così modo di documentarmi rigorosamente sulle sue ricerche e sulle sue pratiche terapeutiche. Spiacente di averle arrecato dolore con questo errore, pubblico volentieri sul mio blog la sua lettera.

Cordiali saluti,
don Franco Barbero


Gentile don Franco, gentile editore,
sono Davide Varì, il giornalista di Liberazione che ha condotto l’inchiesta sulle terapie riparative. Non ho mai replicato alle accuse del professor Tonino Cantelmi perché ho sempre pensato che fosse un suo diritto difendersi da quanto emerso dalla mia inchiesta.

Un diritto che gli è stato concesso anche sul giornale per il quale lavoro che ha puntualmente pubblicato una sua lettera di autodifesa. Peraltro avevo chiesto al professor Cantelmi un’intervista, un confronto pubblico che, guarda caso, ha preferito declinare.

A questo punto, dopo mesi di accuse nei miei confronti e vere e proprie invenzioni sul mio conto, come quella delle 2 querele che il Cantelmi dice che io ho ricevuto e che sono una mera invenzione, mi trovo costretto a replicare e ad annunciare un’azione legale nei suoi confronti.

Vorrei però sottolineare che nella sua querela e nella replica pubblicata sul mio giornale, il professor Cantelmi non nega mai di aver praticato la Terapia riparativa. Come potrebbe, visto che nel corso del nostro primo incontro mi ha regalato un libro di Joseph Nicolosi?

Sempre nella sua querela – e qui parlano gli atti da lui depositati – mi accusa soltanto di aver definito il suo studio “un porto di mare”, di averlo definito “guru dei guaritori di gay”, e di aver parlato del mio disagio di fronte a quella terapia. Insomma, una querela a dir poco stravagante.

Vorrei inoltre sottolineare che la stessa senatrice Paola Binetti, che forse conosce bene il professore, ha pubblicamente ringraziato Tonino Cantelmi: «Cantelmi svolge un lavoro eccellente. Fino agli Anni Ottanta nei principali testi scientifici mondiali l’omosessualità era classificata come patologia, poi la lobby degli omosessuali è riuscita a farla cancellare. Ma le evidenze cliniche dimostrano il contrario». A questo punto immagino che Cantelmi sarà costretto a querelare anche la senatrice Binetti.

Ribadisco inoltre che la mia inchiesta non era tesa a denunciare il singolo terapeuta ma una pratica che distrugge la vita a centinaia di ragazzi. Credo quindi di aver svolto correttamente il mio lavoro, il mio dovere di giornalista.

Nel ringraziarla della sua attenzione, le invio i miei più cordiali saluti.
Davide Varì


Alla Cortese attenzione di Franco Barbero, Pasquale Quaranta e Gabrielli Editori

In merito alla risposta del giornalista del quotidiano Liberazione alla lettera di precisazione del Prof. Cantelmi apparsa sul sito di Pasquale Quaranta (www.p40.it) curatore del testo “Omosessualità e Vangelo” si precisa quanto segue: le querele menzionate nella suddetta lettera si riferiscono: a quella presentata dal prof. Cantelmi stesso e a quella, di dominio pubblico, del sindacato Coisp, coordinamento per l’indipendenza sindacale delle Forze di Polizia, consultabile sul sito www.coips.it o, in alternativa, www.wikio.it

Cordiali saluti.
D. ssa Giorgia Vinci


Ribadisco di non aver ricevuto alcuna querela da parte del Coisp. Ciò mi lascia supporre che il Coisp l’ha annunciata ma non presentata in procura. Oppure il Pm l’ha archiviata data l’inconsistenza dei fatti. Se il professor Cantelmi sa invece qualcosa che altri ignorano, se ha accesso ad atti giudiziari ad altri inaccessibili, li mostri pubblicamente oppure si taccia.

Dire che sono stato querelato basandosi sull’annucio di querela soltanto non ha nessun valore se non quello di infangare gratuitamente la reputazione di una persona e quindi diffamare.

Non vedo invece risposte agli altri e più corposi quesiti da me posti. Cosa pensa il dottor Cantelmi della dichiarazione della Senatrice Binetti che lo ringrazia pubblicamente per la pratica di terapie riparative dell’omosessualità?

«Cantelmi svolge un lavoro eccellente. Fino agli Anni Ottanta nei principali testi scientifici mondiali l’omosessualità era classificata come patologia, poi la lobby degli omosessuali è riuscita a farla cancellare. Ma le evidenze cliniche dimostrano il contrario».

Come mai il professore sfugge alle risposte sostanziali cercando di gettare fumo e fango?

Cordialmente,
Davide Varì

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Immagini dell'articolo:

Franco Barbero risponde
Tutto sul libro Omosessualità e Vangelo, a cura di Pasquale Quaranta, Gabrielli editori 2008. Storie d'amore e percorsi di vita con cui confrontarsi. Domande di donne e uomini. Franco Barbero risponde.

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