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Cristiani gay: rapporto 2012

Coinvolti 13 vescovi o loro delegati, e numerosi sacerdoti, religiosi e religiose, teologi e pastori evangelici.

di , Pride, maggio 2012, p. 18

Quale dialogo c’è tra i gruppi di cristiani omosessuali e le comunità cattoliche ed evangeliche in Italia? Quali parrocchie e diocesi cattoliche, e quali chiese evangeliche accolgono i gruppi di cristiani omosessuali? I vescovi propongono un dialogo o una pastorale “per” e “con” questi gruppi?

Il rapporto 2012 su “I gruppi di cristiani omosessuali e il dialogo con le Chiese in Italia”, del gruppo “Dialogo” del Forum dei credenti omosessuali italiani, è stato presentato ad Albano Laziale per fornire dati sull’accoglienza dei cristiani omosessuali nelle chiese italiane.

23 gruppi di cristiani omosessuali italiani sui 28 attualmente attivi in Italia, operanti in 19 città italiane, hanno risposto a un questionario a risposta multipla. Un totale di 494 aderenti, di cui 407 uomini (82%), 75 donne (15%) e 12 transgender (3%), con una media di 21 aderenti per gruppo.

Il rapporto conferma la predominanza di gruppi credenti omosessuali informali: solo 3 gruppi (Il Guado di Milano, Nuova Proposta di Roma, La Parola di Vicenza) hanno una forma associativa con statuto.

Sorprendentemente, il luogo di riunione dei gruppi, è nel 52% dei casi in una struttura della chiesa cattolica, nel 22% in una struttura della chiesa evangelica valdese, solo nel 4% è la sede di un’associazione glbt.

Buona parte dei gruppi (39%) non organizza attività pubbliche. Tuttavia, circa la metà dei gruppi accolti in realtà cattoliche (43%) hanno organizzato le veglie di preghiera per le vittime dell’omofobia in chiese cattoliche. Solo 5 gruppi su 23 non sono mai stati invitati a iniziative realizzate da organizzazioni o chiese cristiane. La presenza di persone transgender, seppur statisticamente ridotta, è stata rilevata per la prima volta in questa ricerca.

20 gruppi su 23 dichiarano di essere impegnati nel dialogo a vari livelli: sono stati coinvolti 13 vescovi o loro delegati, e numerosi sacerdoti, religiosi e religiose, teologi e pastori evangelici. Dei 17 gruppi di cristiani omosessuali che hanno risposto alla domanda “se negli ultimi 5 anni hanno provato a incontrare il loro vescovo”, il 65% (11 gruppi) ha risposto di sì.

Per quanto riguarda il dialogo dei gruppi con altre realtà associative cristiane si rileva una collaborazione con diverse associazioni cattoliche ed evangeliche locali. In generale, l’accoglienza e la pastorale per le persone omosessuali sono assenti a livello diocesano, tranne che nelle diocesi di Parma, Cremona e Torino.

Il rapporto, tuttavia, segnala che il panorama nazionale è particolarmente variegato: in 2 diocesi la pastorale per le persone omosessuali è attualmente in discussione (Crema e Livorno), mentre è praticata in 4 comunità cattoliche (principalmente parrocchie) e in 7 comunità evangeliche.

Riguardo al controverso e spinoso tema delle cosiddette “teorie riparative” solo 3 gruppi hanno segnalato iniziative di questo tipo nelle proprie diocesi di appartenenza.

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