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Gli psicologi e noi

Psicologi e psicologhe contro le terapie riparative.

di , Pride, giugno 2010, p. 34

Il 12 e 13 maggio a Roma, nell’aula magna della facoltà di psicologia dell’università Sapienza, si è svolto un incontro organizzato da studenti e studentesse, giovani psicologi e psicologhe, per parlare insieme a docenti e studiosi, di omosessualità, transessualismo, omofobia e transfobia.

Argomenti che – denunciano gli organizzatori – sono spesso trascurati in ambito accademico. Quello che ha sorpreso è stata la partecipazione attiva degli studenti (molti dei quali non omosessuali), che considerano ormai i diritti delle persone omosessuali non il problema di una minoranza ma un’urgenza più generale di democrazia, relativa alle regole condivise dello stare insieme.

Il convegno intitolato Io sono, Io scorro: identità trans, lesbica e gay in Italia e promosso attraverso il blog iosonoioscorro.blogspot.com ha visto, tra gli altri, la partecipazione di Concita De Gregorio, direttora de l’Unità che ha moderato l’incontro, e di Paolo Cruciani, vicepresidente dell’ordine degli psicologi del Lazio.

Gli studenti avevano chiesto una «condanna decisa contro le teorie ascientifiche alla base delle cosiddette terapie riparative» e Cruciani ha risposto leggendo un testo dall’inequivocabile titolo: «L’ordine degli psicologi sconfessa Nicolosi», pubblicato in seguito sul sito www.ordinepsicologilazio.it. L’intervento era motivato dall’annunciata presenza al convegno Identità di genere e libertà il 21 e 22 maggio a Brescia di Joseph Nicolosi, guru delle terapie riparative, e Cruciani con il suo intervento non ha lasciato margini interpretativi sul fatto che la comunità scientifica italiana considera campato per aria nel merito e scorretto nel metodo qualunque tentativo di terapia psicologica dell’omosessualità in quanto tale.

Al convegno si è anche parlato di omogenitorialità con Chiara Lalli, autrice di Buoni genitori. Storie di mamme e di papà gay (il Saggiatore). Il tema dell’omogenitorialità è stato ripreso da più relatori, tra cui il giurista Francesco Bilotta che, analizzando il panorama europeo e la situazione legislativa italiana riguardo ai diritti delle persone e delle coppie omosessuali, ha dichiarato: «Potessi tornare indietro, fonderei la battaglia per i diritti delle persone omosessuali proprio sulla genitorialità, sulla capacità di cura che hanno le persone omosessuali nel crescere i bambini».

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