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La carica degli omosessuali

Si costituisce l’associazione che raggruppa gay, trans, lesbiche e bisex. Il presidente: “Vogliamo recuperare il rapporto con Dio”

di , Cronache del Mezzogiorno, 4 aprile 2003, p. 5

Salerno, da «bomboniera del sud Italia» a «culla della libertà sessuale». La particolare alchimia si è verificata con la costituzione dell’associazione di Cultura Omosessuale Federico Garcia Lorca. Così, dopo l’arrivo della primavera e delle prime temperature afose, la nostra città ha svestito i panni di piccolo e borghese centro urbano, per calarsi in quelli, trasgressivi ma rispettosi, di “eden delle diversità”, di realtà aperta e tollerante verso ogni genere di percorso umano. Anche il più insolito, secondo la terminologia usata dalle lobby di “benpensanti e perbenisti”.

La neonata associazione, la cui sede legale sarà in piazza Vittorio Veneto, presso “Spazio Donna”, conta già tra le sue fila un congruo numero di affiliati: si parla di 20 ragazzi e 15 ragazze. A volerla fortemente sono stati Salvatore Di Feo, segretario del circolo Arcigay negli anni ‘90, Fabio De Chiara, Francesco De Riccardis e Pasquale Quaranta.

La presidenza del gruppo è stata affidata dagli stessi soci fondatori, a seguito di una votazione unanime, proprio a Salvatore Di Feo il quale, fresco di nomina, ha così commentato l’evento: «Vorrei che l’associazione diventasse un punto di riferimento per tutte le persone gay, lesbiche, transessuali e bisessuali. Ci ha spinto a fondarla, ora come in passato, la volontà di dare strumenti ad un giovane che si scopre gay o lesbica affinché non reprima la propria identità affettiva per colpa del diffuso pregiudizio presente in città».

Uno dei principali scopi dell’associazione sarà quello di rilanciare il difficile rapporto tra l’omosessualità e la fede religiosa, «un rapporto che spesso divide i cristiani e semina angosce e timori nei giovani, impossibilitati a vivere serenamente i propri “gusti”», sottolinea Di Feo.

Sono numerosi anche i progetti già in cantiere: si va dalla prevenzione all’aids alle campagne di educazione e conoscenza sull’argomento; il tutto, naturalmente, con la precisa intenzione di coinvolgere gil istituti scolastici dell’intera provincia.

Una provincia che è spesso ancorata a vecchi tabù ideologici, il frutto inevitabile di quella cultura bigotta e involutiva che, invece di sostenere la libera espressione dell’individuo, ne frena la crescita e ne mortifica l’esistenza. Con tanto di approvazione della Chiesa, s’intende, sempre restia ad accettare l’evoluzione, in tema di sessualità, del genere umano. Evoluzione consolidatasi nel tempo ma abitualmente rifiutata con decisione e fermezza.

«Non c’è niente di più “amorale”, per dirla con un termine che abitualmente ci viene rinfacciato – ammonisce il presidente Di Feo – di mettere da parte i propri sentimenti per compiere scelte che poi col tempo risulteranno errate».

Chiaro riferimento, il suo, a quelle persone che, per paura di essere giudicate e messe alla berlina, reprimono i loro istinti e conducono una vita frustrante e infelice.

«Con un profuso impegno sociale – continua Di Feo – tuteleremo i diritti civili e politici degli omosessuali, cercando di sensibilizzare la città di Salerno contro ogni forma di intolleranza e discriminazione».

Per promuovere la nascita dell’associazione sono state pubblicate delle locandine pubblicitarie che verranno distribuite nei prossimi giorni anche presso l’Ateneo di Fisciano.

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