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Firma anche tu per Michele Buonomo al Parlamento

Il presidente di Legambiente Campania nel listino PD come componente della società civile. La petizione.

di , 29 dicembre 2012

Cari amici, care amiche,
anch’io sostengo la richiesta avanzata dal comitato “Candidiamo Michele Buonomo”, presidente di Legambiente Campania, al Parlamento nel listino PD come componente della società civile.

Buonomo è una garanzia non solo per la salvaguardia dell’ambiente ma anche per la promozione dei diritti delle persone omosessuali e transessuali. “Candidiamo uomini che hanno dato prova di saper lavorare per il bene comune e che possono rappresentare un valore aggiunto con il loro bagaglio di competenze ed esperienze” si legge nell’appello della petizione online che vi invito a sottoscrivere e a condividere sui social network.


Chi è Michele Buonomo?
nota biografica a cura di Valentina Del Pizzo

Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania dal 2005 e membro della segreteria nazionale, è originario di Pontecagnano, in provincia di Salerno, dove ha operato fin dai tempi del liceo per la crescita culturale della comunità. Uomo dai molteplici interessi, riesce ad avere ancora un’energia tale da non trascurare nessuna delle molteplici anime che compongono democraticamente la propria “confederazione interiore”, come direbbe A.Tabucchi, prestando il giusto ascolto a tutte, nonostante l’io dominante possa ritenersi uno: l’essere, ad occhi aperti, cittadino del mondo.

Michele riesce, di fatto, a far convivere nella propria personalità l’amore per l’America Latina, sua patria putativa, dove ha operato fin dalla redazione della tesi di laurea in Scienze Politiche, discussa nel 1987, sulla riforma agraria in Nicaragua, dove aveva trascorso un soggiorno studio nel 1984. Ha vissuto a Cuba dal 1989 al 1990, ospite del Ministero degli Affari Esteri, per studiare l’evoluzione del processo della riforma agraria nell’isola; indi in Guatemala, in Messico, ma non senza aver operato anche in Perù, Bolivia ed Argentina, per la cura di progetti di cooperazione internazionale di ONG italiane e locali, e ancora per gli stessi motivi in Brasile. Colleziona copie di “Cent’anni di solitudine” in tutte le lingue del mondo, lettore e amico di Edoardo Galeano, che cita quasi a memoria: da queste esperienze, condotte in anni anche particolarmente difficili per gli equilibri internazionali, Michele Buonomo porta con sé la conoscenza delle dialettiche interne ai grandi conflitti tra i regimi autoritari e le popolazioni legate alla terra, alla povertà ed alla gestione delle risorse primarie.

Così in Legambiente fin dal 1997 si occupa di formazione, raccolta differenziata, campi di volontariato internazionali, eco scambio, mobilità sostenibile, muovendosi con consapevolezza tra denuncia e risoluzione: tra le idee più brillanti trasformatesi in esperienze incisive, quella degli Orti sociali urbani e periurbani di Legambiente, strumento di recupero delle aree urbane degradate, luogo di incontro deputato alla condivisione ed alla trasmissione di saperi, quali l’orticoltura, risorsa per combattere e l’isolamento delle fasce più anziane della società e di quanti vivono un disagio. Il rigore morale ed etico è per lui una pratica quotidiana, come nella migliore cultura ambientalista del ’900 a cui si ispira, da Alex Langer ad Antonio Cederna. All’impegno costante e instancabile accompagna una vita senza lussi dedicata agli affetti, alla moglie Valentina e ai suoi due piccoli figli, Daria ed Alessandro. Le uniche passioni che si concede sono la lettura e, con minor frequenza, i viaggi.

Ha seguito negli anni come responsabile nazionale le campagne di Legambiente: Treno Verde , Piccola Grande Italia, 100 Strade per Giocare, Goletta Verde, Goletta Verde del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Puliamo il Mondo, Festa dell’Albero, etc.; si occupa anche di turismo e beni culturali, attraverso il supporto a progetti come la gestione del Parco Eco-Archeologico dell’antica Picentia, dell’Oasi dunale Torre di Mare a Paestum, gestita da Legambiente, e dell’Oasi del Frassineto a Fisciano. Amico di molte associazioni sia di respiro nazionale che locale, di don Ciotti e di Libera, per citarne una, collabora con molti amministratori e sindaci della regione Campania, primo tra tutti Angelo Vassallo, cui lo legava una amicizia fraterna, che ancora si riflette nel profondo legame con la sua famiglia e la comunità di Pollica. Non lesina a nessuno consulenze sui temi propri della gestione del territorio e della qualità della vita della cittadinanza, è impegnato anche sul fronte della difesa dei diritti civili in generale, da quelli della comunità LGBT a quelli dei richiedenti asilo e dei migranti. È “un uomo dalla parte delle donne”, delle quali sa riconoscere l’intelligenza e la capacità operativa, sollecitandone la partecipazione alla vita pubblica e l’impegno civile. A Pontecagnano, dove ha avuto, giovanissimo, un’esperienza in consiglio comunale, in molti lo vorrebbero sindaco; fuori dai confini amministrativi picentini quanti lo hanno conosciuto direttamente, o attraverso il suo impegno senza tregua e senza pregiudizi, vorrebbero poter condividere con lui la gioia di saperlo in Parlamento a rappresentare il popolo italiano.

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