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Se Monti è davvero europeo

I diritti civili delle persone omosessuali saranno presi in considerazione dal governo Monti?

di , La Nuova Ecologia, febbraio 2012, p. 29

Le associazioni gay, lesbiche e trans italiane hanno scritto al presidente del Consiglio, Mario Monti, affinché il governo tecnico sani anche la nostra legislazione in materia di nuove famiglie.

«Riportare l’italia agli standard sociali, culturali, non solo economici, comuni ai paesi dell’Unione europea, è un compito urgente per il nostro paese. Operare contro ogni forma di discriminazione – scrivono le associazioni – non è solo obiettivo di giustizia e di uguaglianza, ma una condizione per lo sviluppo».

Per entrare in Europa bisogna abbattere la corruzione, abituarsi tutti a pagare le tasse, essere cittadini responsabili, ma tutto questo non basta se non siamo convinti che approvare una legge contro l’omofobia e la transfobia ed estendere il matrimonio alle coppie omosessuali è una questione di democrazia.

Le associazioni hanno proposto interventi normativi e politiche specifiche in un progetto integrato e completo di riforma del diritto di famiglia che comprende la regolamentazione delle coppie di fatto, la separazione, la mediazione familiare, il divorzio breve, il matrimonio tra persone dello stesso sesso, le norme sulla procreazione e sulla genitorialità responsabile, le norme in materia di filiazione legittima e naturale, infine nuove norme contro la violenza ed i maltrattamenti in famiglia.

I diritti civili saranno presi in considerazione dal governo Monti? Se Monti è europeo non può esserlo solo per le questioni che riguardano l’economia. Non ci vengano a dire che prima vanno risolte le questioni economiche perché è tutto correlato. Inoltre, aspettare stanca.

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