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Uniti si vince!

Le associazioni gay della Campania (alcune nate da poco) si sono incontrate per creare un coordinamento regionale. E mettere insieme idee e storie diverse. E sfruttare questo rinnovato entusiasmo.

di , Gay.it, 11 maggio 2003

[Nota del 2006: l’articolo è ripubblicato qui in forma ridotta]

L’incontro ha avuto luogo nella sede legale dell’Associazione Lorca presso “Spazio Donna” in piazza Vittorio Veneto, 2. Circa cinquanta i presenti. Il dibattito, per alcuni momenti molto animato, ha messo in evidenza le problematiche relative alla situazione di crisi in corso a Napoli e quanto è stato egregiamente fatto negli anni trascorsi nella città partenopea che, non dimentichiamolo, nel 1996 ha ospitato il noto gay pride.

«È da un paio di anni – afferma Enzo Sacco, segretario dell’Arcigay di Napoli – che le iniziative sono andate via via diminuendo. La vita politica associativa si è ridotta molto: problemi relativi alla sede, alla mancanza di personale motivato, all’incremento forme alternative di aggregazione hanno contribuito a questa fase di stallo. Viviamo un momento di crisi».

Fabio De Chiara, presidente del Lorca, ha espresso così la volontà di «organizzare eventi e serate a tematica GLBT nei pub e locali salernitani cosiddetti gay friendly con l’obiettivo di ricreare appuntamenti ludici e culturali allo stesso tempo».

Partendo da questi presupposti, «dalla nascita improvvisa e spontanea dei gruppi a Salerno e Caserta – ha evidenziato Veniero Fusco, presidente del circolo Coming Out di Caserta – occorre rinforzarsi singolarmente come realtà associative e incentivare il dialogo con l’Arcigay di Napoli, che deve ritornare ad essere motore trainante per tutti e punto di riferimento per la Campania».

Alla luce di queste ulteriori considerazioni, Fusco ha sottolineato la scarsa se non addirittura inesistente cura della biblioteca e videoteca a tematica omosessuale disponibile a Napoli, materiale prezioso per lo studio e la presa di coscienza, anche storica, della comunità GLBT regionale.

In conclusione, sono tre i punti sui quali lavorare: affermazione delle nascenti realtà locali, coordinamento delle stesse e rilancio dell’Arcigay Antinoo di Napoli. Tutti d’accordo. De Chiara: «Che sia l’inizio di un lavoro comune», Fusco: «Impegniamoci e maturiamo insieme per far sorgere una nuova coscienza collettiva», Sacco: «Se sono qui stasera è perché ho rivisto l’atmosfera, l’impegno e la gioia che c’era prima a Napoli. Sfruttiamo ora questo entusiasmo genuino, per una rinascita del Sud».

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Immagini dell'articolo:

Arcigay Napoli 2003 © p40.it
Da sinistra verso destra i ragazzi dell’Arcigay di Napoli: Enzo Sacco, Davide Barba, Patrizio Napolano e Sergio Lo Giudice (presidente Arcigay Nazionale) © p40.it

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